Impianti di Soil Washing
la bonifica di materiali terrosi contaminati
In Italia, nel 2001, abbiamo progettato e realizzato per la società PBR – Piattaforma Bresciana Recuperi (ora Brixiambiente) il primo impianto a processo denominato “Soil-Washing” per il trattamento (lavaggio) dei terreni da bonifica provenienti da siti contaminati e più in generale di tutti i materiali terrosi inquinati.
Da allora Decca Impianti si è specializzata in questo settore per il quale vanta una vasta esperienza che consente di proporre alla clientela, sia italiana che estera, soluzioni personalizzate sempre al passo con i tempi.
La tecnologia del Soil-Washing viene impiegata ogni volta che è necessario ridurre i costi di smaltimento dei materiali terrosi contaminati, con l’obiettivo primario di alleggerire l’impatto sull’ecosistema, limitando il ricorso a nuove cave e discariche. Inoltre, consente il recupero di frazioni preziose come ghiaia, sabbia, compost, metalli e altre risorse, reintroducendole nel mercato in un’ottica di economia circolare e trasformandole in una fonte di reddito sostenibile.
L’innovativa tecnologia di questi impianti, ampiamente documentata e sperimentata, consente una gestione di eccellente valenza economica.
La qualità dei prodotti ottenuti a fine processo, il ridottissimo impatto ambientale e la conformità alle norme di sicurezza degli impianti da noi realizzati sono referenze essenziali per incontrare il parere favorevole degli enti preposti alle concessioni di esercizio.
Il ciclo di lavorazione è ottimizzato per il trattamento di:
- materiali terro-ghiaiosi provenienti da bonifiche di suoli contaminati
- spazzatura stradale (raccolta dalle spazzatrici delle municipalizzate)
- residui da caditoie e griglie di drenaggio scorie da inceneritori di R.S.U. (rifiuti solidi urbani)
Impianto di Soil Washing
schema di flusso
Al termine del processo di lavaggio e selezione si ottengono i seguenti prodotti interamente riciclabili:
- 70-80% di sabbie e ghiaie per impiego edilizio
- 5-10% di frazioni organiche trasformabili in compost
L’impianto base è formato da macchine che effettuano un energico ed accurato lavaggio con acqua e da macchine di selezione granulometrica e gravimetrica.
Il trattamento per il riciclo delle acque con estrazione di fanghi e inquinanti viene svolto da un impianto chimico-fisico studiato ad hoc sulla base degli inquinanti presenti nel materiale, che possono essere:
benzene, toluene, xilene, etilbenzene, idrocarburi clorurati, idrocarburi policiclici aromatici, oli minerali, fenoli, policlorobifenili, diossine, cianuri e metalli pesanti.